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      - Sulla sponda avrebbe trovata una grotta, dentro la grotta c'era un vestiario da turco; doveva indossarlo per non essere riconosciuto dal nano, che vegliava sempre da un finestrino. Per la strada avrebbe incontrato un altro turco: dovevano camminare in compagnia e aspettare che battesse la mezzanotte per girare la chiave. Il manuale ringraziò la fata e fece come gli aveva detto. Sotto la porta della fortezza, si avvicinò insieme col turco. Questi aveva una scimitarra terribile nascosta sotto il mantello. Al colpo della mezzanotte il mercante messe la chiave nella serratura, ma appena andò per girarla cento cani incominciarono ad abbaiare, e gli si scatenarono addosso. Il turco colla scimitarra tagliò la testa a tutti. Erano i cani del nano. Dopo poco il manuale facendo uno sforzo terribile spinse la porta, lasciando il compagno a guardia.
      Entrò dentro la fortezza. Camminava a tastoni per le stanze, c'era buio come in gola al lupo e il manuale disperava di trovare la sua Miseria, quando dai larghi finestroni vide entrare un gran chiarore. Traversava sale ricchissime tutte tappezzate di seta.
      In mezzo a una di quelle sale c'era un baldacchino d'oro e sotto quel baldacchino un letto. In quel letto dormiva Miseria. Sognava e chiamava la mamma, il babbo e i fratellini.
      Il manuale se la prese in collo, l'avvolse nel lungo mantello bianco, e la portò via addormentata e uscì con lei sano e salvo dal palazzo del nano. Il suo compagno era sparito.
      Portò la bambina nella grotta dove si era vestito da turco per riprendere i suoi panni e ci trovò la fata, alla quale espresse tutta la sua gratitudine, e restituì la chiave.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Miseria Miseria