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      C. CARLI
     
      Il cavaliere magico.
     
      Nr. 52 (27 dicembre 1883), p. 823-825.
     
     
     
      Trottolino era un bambino straordinario; egli aveva certe visioni strane, faceva strani sogni e cose insolite per la sua età. Forse dipendeva dal vivere solo col nonno e con un vecchio servitore in un antico castello, chiamato il Castello Meraviglioso, grande stempiato e isolato sulla cima di un monte. Quel bambinuccio di Trottolino aveva cinque anni e il suo cavallo di legno a dondolo era la sola cosa giovane, anche più giovane di lui, che ci fosse fra quelle vecchie pareti. Il cavallo era giovane davvero, perché gli era stato regalato due giorni prima, la sera appunto dell'antivigilia di Natale.
      - È tanto caparbio che mi manda a gambe all'aria - brontolava il bimbo, lungo disteso sulla grande pelle d'orso di faccia al caminetto, nel quale Tommaso, il vecchio servitore gettava dei ceppi per alimentare il fuoco.
      - Grullerie! - rispondeva Tommaso; - quando si è sentito mai dire che un cavallo di legno a dondolo faccia i capricci.
      - Ma sì che li fa; io volevo che galoppasse, e lui fermo, impuntato; e poi ha fatto un salto e mi ha gettato per terra.
      - Bisogna prima insegnargli a trottare e poi a galoppare, signor Trottolino mio - disse Tommaso andandosene; e dopo nella stanza c'era un silenzio come se fosse mezzanotte.
      - Vorrei che non fosse mio; vorrei non averlo mai avuto; - brontolava Trottolino fra sé attizzando il fuoco colle molle e mandando di tanto in tanto delle guardatacce al cavallino, che aveva relegato nel cantuccio più lontano e più buio della stanza.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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