Pagina (91/416)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      »118
      E tutte queste cose, ripeto non le faceva per alcun personale interesse, ma per il ben della pace, per amore della indipendenza, e perchč non voleva porre ostacoli a nessuno che per qualunque via si fosse proposto acquistarla. Egli voleva dunque arrivare al suo scopo, e si accompagnava con chiunque per qualsivoglia strada si fosse proposto raggiungerlo.119 Con queste massime per veritą non c'era da farsi accetto a coloro i quali, attaccati al loro partito come l'ostrica allo scoglio, pretendono che ogni strada non possa portare a Roma, e danno di traditore a chi via facendo la cambia per arrivarvi pił sicuramente e pił presto. Per me chi ha per sistema fisso irremovibile non potervisi andare che per la via di Siena solamente, mi fa dubitare, anzi credere, d'avere a Siena una locanda, o d'essere interessato nell'impresa delle diligenze. Per questa ragione egli andava in collera contro ogni opposizione sistematica, dicendo:120 «Per me č una di queste due cose: o una misera picca, o una pensata ribalderia. Agli onesti imbroglia le gambe, nei malvagi attizza le passioni violenti.» E l'anima sua generosa doppiamente irritavasi allorchč caduto il Governo Provvisorio, tutti gli tiravano la pietra; e scrivendo ad un amico diceva:121 «E adesso che dici di questa viltą ciarliera che si scaglia animosamente sopra i caduti? che tira via a far la commedia sul Montanelli fuggiasco e sul Guerrazzi chiuso in Fortezza? Ben fanno certi fogliucciacci a prendere il nome degli insetti; ma piuttostochč insetti, a me paiono corvi che si fanno grassi beccando i cadaveri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Epistolario
Volume Primo
di Giuseppe Giusti
Le Monnier Editore Firenze
1863 pagine 416

   





Roma Siena Siena Governo Provvisorio Montanelli Guerrazzi Fortezza