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      Ti domanderò come stai, come stanno tutti di casa, e così via discorrendo tutte le solite cose. Poi ti dirò che tu abbia cura della tua salute, che tu cerchi di star più allegra che puoi, e tu allora mi risponderai con un sospiro: Eh si fa presto a dire stai allegra; ma quando non si può non si può: corpo pieno non crede al digiuno, e a chi consiglia non gli duole il capo; mi farai capire insomma che t'ho scritto delle cose inutili.
      Dunque? dunque n'uscirò per il rotto della cuffia, approfittandomi che il foglio è finito, molto più che l'ho dovuto scorciare, perchè fra le altre disgrazie quando ho voltato, mi sono accorto che era scritto di dietro a rovescio. Addio.
      31.
      Al Professore.....
      Mio caro e Stimatismo Professore.
      Vi presenterà questa lettera il Dottor Pietro Bruni, il quale, mosso dalla vostra fama, desidera da molto tempo di conoscervi, e di tener proposito con voi intorno ai comuni studi.
      Troverete in esso un medico saggio e modesto, un buono italiano, una brava persona. Mi pare d'aver trapelato che egli vorrebbe dalla condizione di medico condotto elevarsi ad un posto che gli desse agio di dedicarsi più intensamente alla scienza che professa, e veramente lo merita, sebbene in questo caso io lo lodi a malincuore, perocchè se egli ottenesse il suo intento, il nostro paese perderebbe un uomo utilissimo, ed io con molti altri la sua buona compagnia.
      Colgo quest'occasione per congratularmi con voi del nuovo posto al quale foste traslocato. Sarà in questo che voi spiccherete in tutta la vostra luce, applicando al letto dell'infermo i nuovi veri che l'ingegno v'ha dato di conoscere.


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Epistolario
Volume Primo
di Giuseppe Giusti
Le Monnier Editore Firenze
1863 pagine 416

   





Professore Stimatismo Professore Dottor Pietro Bruni