Pagina (349/416)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      A Roma posso dire di non aver veduto altro che sassi, ma sassi pieni di vita e d'istoria. Il Campo Vaccino, il Colosseo, e altri mille avanzi della grandezza romana, sono cose superiori a ogni immaginazione: qua ho veduto sassi e uomini. Il golfo è una veduta meritevole, Pompei una cosa unica al mondo, il Museo per i bronzi e per gli oggetti trovati a Ercolano e in Pompei unico anche esso. La costiera da Posillipo a Capo Miseno è una vera lanterna magica di maraviglia. Pozzuoli, Baia, Cuma serbano, è vero, le sole vestigia del lusso e della magnificenza romana, ma quel poco basta a farti sentire tutto ciò che n'abbiamo perduto. Io percorreva quei luoghi fiacco fiacco e quasi melenso per i miei incomodi che non trovano la via d'uscirmi d'addosso, ma la vista di quelle cose mi rinfrancava l'animo. L'unica cosa che ti frastorni è quel goffo commento che ti ronzano all'orecchio i custodi dei luoghi, commento che nuoce al testo come quelli fatti a Dante. Se credi a loro, Cicerone, per esempio, valeva per tre Sant'Antoni, perchè non fai un passo, che non ti dicano: Qui era la villa di Cicerone. Credo che da Roma a tutta la Sicilia di battezzato vi siano più sassi che uomini. In ogni modo, incredulo come sono a queste chiacchiere, so d'essere in luoghi abitati una volta dai Greci, dai Romani, dai Saraceni, dai Normanni e dagli Spagnuoli. Vedi che mistura di cose, che fecondità di memorie, che spazio per la mente! Un'altra cosa che ti fa ira sono i restauri fatti alle statue ed ai bronzi antichi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Epistolario
Volume Primo
di Giuseppe Giusti
Le Monnier Editore Firenze
1863 pagine 416

   





Roma Campo Vaccino Colosseo Pompei Museo Ercolano Pompei Posillipo Capo Miseno Baia Cuma Dante Cicerone Sant'Antoni Cicerone Roma Sicilia Greci Romani Saraceni Normanni Spagnuoli