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      Se ti aspetti, dopo questo esordio, qualcosa di elevato e di eccezionale, t'inganni. È semplicemente un contadino che mi ha destato questa viva simpatia. Come al solito io racconterò molto male e, come al solito, io penso, tu mi troverai esagerato: è ancora Wahlheim, e sempre Wahlheim che produce queste meraviglie.
      Una comitiva era riunita sotto i tigli a bere il caffè: poiché non mi piaceva gran che, presi un pretesto per rimanere isolato.
      Un contadino uscì da una casa vicina e si mise ad accomodare qualcosa all'aratro che io avevo recentemente disegnato. Il suo aspetto mi piacque, gli parlai, gli domandai delle sue condizioni; la conoscenza fu ben presto fatta e, come mi avviene con quella gente, divenne intimità.
      Mi raccontò che era al servizio di una vedova e che ne era trattato molto bene. Mi parlò tanto di lei e ne fece tali lodi che io potei subito capire come egli le fosse completamente devoto. Diceva che lei non era più giovane, che il primo marito l'aveva fatta soffrire e che non voleva più sposarsi; dal suo racconto traspariva chiaramente quanto egli la trovasse bella e affascinante, quanto desiderasse di essere prescelto a cancellare il ricordo dei torti del primo marito, e io dovrei ripeterti il suo discorso parola per parola per darti un'idea della pura inclinazione, dell'amore e della fedeltà di quell'uomo. Dovrei possedere le facoltà di un gran poeta per poterti ripetere al vivo l'espressione dei suoi gesti, l'armonia della sua voce e il fuoco che si rivelava nel suo sguardo.


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I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144

   





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