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      E ho anche imparato che quando un autore fa di una sua storia una seconda edizione modificata, anche migliore dal punto di vista poetico, deve necessariamente danneggiare il suo libro. La prima impressione ci trova docili e l'uomo è fatto in modo che lo si può persuadere delle più strane avventure, ma esse s'imprimono subito fortemente negli spiriti, e guai a colui che vuole sradicarle e distruggerle.
      18 agosto.
      Doveva proprio avvenire che ciò che forma la felicità dell'uomo fosse anche la fonte della sua miseria? Il pieno, caldo sentimento che prova il mio cuore per la viva natura mi dava tanta gioia, trasformava in un paradiso il mondo intorno a me, e deve ora trasformarsi in un insopportabile strumento di pena, in uno spirito tormentatore che mi segue dappertutto? Quando io contemplavo una volta dalla roccia che sporge sul fiume la fertile vallata, e vedevo ogni cosa intorno a me germogliare e sgorgare; quando vedevo quei monti rivestiti di folti alberi dalla base alla cima, quelle valli dagli svariati contorni che amate foreste ombreggiavano, e il mite ruscello che scorreva tra canneti mormoranti e rispecchiava le graziose nuvole che il mite vento della sera cullava nel cielo; quando sentivo gli uccelli animare intorno a me la foresta e vedevo milioni d'insetti danzare allegramente nell'ultimo ardente raggio di sole, e il suo ultimo cadente sguardo liberare dal verde involucro il ronzante scarabeo, e il brulicare della vita mi faceva attento al suolo; e il muschio, che trae dalla dura roccia il nutrimento, e la ginestra che cresce sulle aride colline sabbiose, mi rivelavano l'intima, fiorente, sacra vita della natura: tutte queste cose io abbracciavo col mio cuore ardente, mi sentivo come divinizzato in quella copia di cose belle, e le splendide forme del mondo sconfinato si muovevano ravvivando ogni cosa nel mio animo.


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I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144