Non poteva né bere, né mangiare, né dormire; aveva un nodo alla gola, faceva quel che non avrebbe dovuto, dimenticava quello che gli era stato ordinato, era come perseguitato da un cattivo spirito; finché un giorno sapendo che lei si trovava in una camera al piano superiore, l'aveva seguita, o meglio si era sentito attratto verso di lei; poiché lei non cedeva alle sue preghiere aveva voluto prenderla con la forza; non sapeva che cosa era avvenuto in lui e giurava dinanzi a Dio che le sue intenzioni verso di lei erano sempre state pure, che il suo desiderio era quello di sposarla e di passarle la vita accanto. Dopo aver così parlato per qualche tempo, esitò come qualcuno che ha ancora qualcosa da dire e non osa. Mi confessò infine timidamente le piccole familiarità che lei gli aveva promesso, i favori che gli aveva concesso... E s'interruppe due o tre volte per dire e ripetere con le più vive proteste che non diceva questo per metterla in cattiva luce, che egli l'amava e l'apprezzava come prima, che queste cose non gli erano mai uscite di bocca, e che me le diceva solo per mostrarmi che non era cattivo né pazzo... E qui, amico mio, ricomincio il mio eterno ritornello che vorrei sempre ricantare: se potessi descriverti quell'uomo quale mi era, quale mi sta ancora dinanzi! Se sapessi dirti tutto perfettamente perché tu potessi sentire come il suo destino m'interessa, e deve interessarmi! Ma basta, tu conosci la mia sorte, tu mi conosci, e sai benissimo cos'è che mi attira verso tutti gli infelici, e specialmente verso quello!
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Dio
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