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      Non ti irritare se abbrevio il pellegrinaggio che secondo il tuo volere avrei dovuto ancora proseguire. Il mondo è uguale dappertutto: nella fatica e nel dolore, nella ricompensa e nella gioia: ma che m'importa? Io sto bene dove tu sei, e vicino a te voglio godere e soffrire. E tu, amato padre divino, respingeresti da te questo figlio?
      Primo dicembre.
      Guglielmo, l'uomo di cui ti ho parlato, lo sfortunato felice, era scrivano presso il padre di Carlotta, e una passione che egli ebbe per lei, che tenne nascosta e che poi rivelò, per la quale fu esonerato dal servizio, lo ha reso folle. Cerca di sentire, attraverso queste aride parole, in quale turbamento mi ha messo questa storia quando Alberto me l'ha raccontata tanto freddamente quanto tu forse la leggerai.
      4 dicembre.
      Ti prego... Vedi, per me è finita; non posso resistere più a lungo. Oggi ero seduto vicino a lei, ero seduto e lei suonava al piano varie melodìe, sempre con grande espressione... Che devo dire? La sorellina vestiva la sua bambola sulle mie ginocchia. Mi sono venute le lacrime agli occhi; mi sono chinato, e il suo anello nuziale ha colpito il mio sguardo, e ho pianto. In quella, Carlotta ha cominciato l'antica, dolce melodìa... in fondo all'animo mi si sono ridestati deliziosi sentimenti e un ricordo del passato di altri tempi in cui avevo inteso la melodìa, di tristi giorni sopravvenuti, di dolore, di speranze deluse, e poi... andavo su e giù per la stanza; il mio cuore si spezzava dall'emozione.
      - In nome di Dio, proruppi infine, andando bruscamente verso di lei, in nome di Dio, finitela!


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I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 144

   





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