Si vedeva unita per la vita a un uomo di cui conosceva l'amore e la fedeltà, al quale si era data con tutto il cuore, e che sembrava essere stato creato apposta dal cielo, così tranquillo e sicuro, per formare la felicità di una donna onesta; sentiva che cosa sarebbe sempre stato per lei o per i suoi figli. D'altra parte Werther le era divenuto molto caro: dal primo momento in cui si erano conosciuti, l'affinità dei loro caratteri si era rivelata: la loro lunga relazione, e alcuni speciali momenti che avevano vissuto insieme le avevano lasciato in cuore un'impressione indelebile. Era abituata a farlo partecipare a tutto quanto interessava il suo pensiero e il suo cuore; la partenza di lui minacciava la sua esistenza di un vuoto che non avrebbe potuto esser colmato. Oh se avesse potuto in quel momento cambiarlo in un fratello, come sarebbe stata felice! Se avesse osato fargli sposare una delle sue amiche avrebbe potuto sperare di rimetterlo in buoni rapporti con Alberto!
Aveva passato in rivista tutte le sue amiche; a ognuna trovava qualche difetto, e a nessuna avrebbe volentieri dato Werther. E così pensando finì col sentire profondamente pur senza formulare chiaramente il suo pensiero, che il suo segreto desiderio era quello di tenerselo per sé, mentre invece non poteva e non doveva tenerselo. La sua anima bella e pura, che era stata fino allora libera e coraggiosa, sentì in quel momento il peso di una malinconìa che le precludeva ogni speranza di gioia. Il suo cuore era oppresso, i suoi occhi offuscati da una nube oscura.
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Werther Alberto Werther
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