Colma, abbandonata sulla collina, con la sua voce armoniosa. Salgar aveva promesso di venire, ma scendeva intorno la notte. Ascoltate la voce di Colma quando era sola, seduta sulla collina
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COLMA: "È notte! Io sono sola, perduta sulla collina tempestosa. Il vento soffia nelle montagne; il fiume precipita giù dalla roccia. Nessuna capanna mi ripara dalla pioggia; sono abbandonata sulla collina tempestosa.
Esci dalle nubi, o Luna! Risplendete, stelle della notte! Un raggio mi guidi al luogo dove il mio cuore riposa dopo le fatiche della caccia, avendo vicino l'arco disteso e i cani ansanti.
Perché indugia il mio Salgar? Ha forse dimenticato la sua promessa? Qui è la roccia, e l'albero e il torrente mormorante, ed egli aveva promesso di trovarsi qui al cader della notte; oh dove si sarà smarrito il mio Salgar? Io volevo fuggire con te, abbandonare il padre e i fratelli orgogliosi! Da lungo tempo sono nemiche le nostre stirpi, ma noi non siamo nemici, o Salgar!
Taci un istante, o vento! Calmati un breve attimo, o torrente, affinché la mia voce possa risonare attraverso la valle, e il mio viandante mi oda. Salgar, sono io che ti chiamo. Qui c'è l'albero e la roccia! Salgar, mio amato, sono qui; perché tardi a venire?
Vedi, la luna risplende, il fiume riluce nella valle, le rocce grige si ergono sulla collina: ma io non vedo lui sulle alture; i suoi cani dinanzi a lui non annunciano la sua venuta. Devo sedere qui sola.
Ma chi sono coloro che io vedo sdraiati laggiù sulla brughiera? Il mio amato? mio fratello?
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