VOCE. La vecchia Baùbo, vien sola soletta;
Sur una scrofa ella monta alla vetta.
CORO. Onore, onore a chi onor si conviene!
Onore a Baùbo, a madonna che viene.
O, che mirabil scrofa cavalca!
E che codazzo di streghe! che calca!
VOCE. Tu che via festi?
VOCE. Passaimene pressoAll'Inselstaino. Ivi dentro d'un fesso
È una civetta; - nessuno la tocchi!
Volli guatarvi, e m'ha fatto un par d'occhi!
VOCE. Perché sì forte? Deh, va in tua mal'ora!
VOCE. E m'ha graffiata che sanguino ancora!
CORO DI STREGHE.
La via è larga, per tutti v'è loco:
Questo affollarsi è un orribile gioco!
Scopa ti pettina, forca ti stroppia;
Affoga il bambolo, la madre scoppia.
STREGONI- SEMICORO.
Il nostro andare è un andar di lumaccia;
Ve' come innanzi ogni donna si caccia!
Che quando a casa del diavolo vassi
Le donne han sempre su noi mille passi.
L'ALTRO SEMICORO.
Cotesto è grande sottilizzamento:
Se in mille vanci le femmine drento,
Ancor che vadan più ratte che sanno,
D'un salto gli uomini drento ci vanno.
VOCE (all'insù).
Vien su! Ti sferra dai sassi se puoi.
VOCE (all'ingiù).
Noi volentier su verremmo con voi
Siam lindi e lucidi, garbo abbiam molto;
Ma tutto è indarno; il salire n'è tolto.
AMBO I CORI.
Le stelle fuggono, l'aer s'abbonaccia,
La luna vela la mesta sua faccia.
Ronzando i magici festivi cori
Sprizzan per l'ombre infiniti fulgori.
VOCE (all'ingiù).
Aspetta, aspetta! Deh, siimi cortese!
VOCE (all'insù).
Laggiù chi grida tra l'orride scese?
VOCE (all'ingiù).
Teco mi togli! deh, teco mi togli!
Da trecent'anni vo su per gli scogli
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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Baùbo Onore Baùbo Passaimene Inselstaino
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