Gran senno è il nostro veramente! C'inerpichiamo sul Brocken per godere della Valpurga, e nel bello dello spasso ne piace star soli.
MEFISTOFELE. Eh via, mira là quelle fiamme tutte screziate! Sono una briosa combriccola; e ben sai che in piccola compagnia l'uomo non è solo.
FAUST. Io nondimeno n'andrei più volentieri lassù. Già veggo levarsi la vampa, e avvolgersi il fumo; - ed oh, come tutti traggono in calca verso il Maligno! Là certo vi si deono sciogliere molti enigmi.
MEFISTOFELE. E del pari molti enigmi vi si avviluppano. Or tu lascia fervere il gran mondo; e noi c'incantucceremo qui in pace; che già per antico l'uomo gode di comporsi un suo piccolo mondo nel gran mondo. Veggo colà alcune giovani stregoncelle tutte nude, ed altre vecchie che fanno gran senno a coprirsi. Or tu sii cortese per amor mio, e per poca fatica avrai gran diletto. Odo risonare non so che istrumenti. Che maledetto baccano! Ma bisogna assuefarvisi. Vien via meco, vieni: egli non c'è scampo. Io vo innanzi e t'introduco alla lor compagnia: e tu mi avrai nuovo obbligo di nuovi servigi. Ehi, che ne dici, amico? Ti par egli un picciol luogo questo? Tendi l'occhio in là, a pena ci vedi in fondo. Un centinajo di fuochi ardono tutti in fila, e vi si balla, vi si ciancia, vi si cuoce, vi si bee, vi si fa all'amore. Or mi di' se potremmo star meglio altrove?
FAUST. Come vogliam noi introdurci a costoro? Pensi tu di darti per mago o per diavolo?
MEFISTOFELE. Veramente io ho per uso di andare incognito. Se non che ne' dì di gala ognuno sta sull'onorevole, e mostra i suoi ordini.
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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Brocken Valpurga Maligno
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