E se non s'apre il suolo e questa soraE vana gente tutta non ingoja,
Mi getterò in inferno in mia malora.
Meglio l'inferno assai che tanta noja.
XENIE.
Con forbicine taglienti e pungenti
Insetti siamo, accorsi a questo spasso
Per rendere gli onor convenïenti
A nostro babbo sommo Satanasso.
HENNINGS.
Ve' quello stormo come s'affaccenda,
E punge e morde e assai fa del dottore;
E di lor tresche usciti, per ammenda,
Anco verranti a dir c'hanno buon core.
MUSAGETE.
Grato m'è assai l'andar per le confuse
Carole del Blosberg; che in veritate.
Anzi che i cori dell'aonie Muse,
Son abile a guidar quei delle Fate.
CI-DEVANT GENIO DEL TEMPO.
Se qual cosa esser vuoi tienti alle terga
Di quei che sanno. Nel mantel mi piglia!
Per l'ampio suo cocuzzolo il Blosberga
Al Parnaso alemanno s'assomiglia.
VIAGGIATORE CURIOSOChi è costui che sta così in sul grande
Con la testa alta e coi passi spediti?
Ei fruga e annasa da tutte le bande.
Gli è un che dà la caccia ai gesuiti.
GRUA.
Io pesco volentier nell'acque chiare,
E nelle torbe pesco parimente;
Così tu vedi andarne a pare a pare
Qui co' dimoni la devota gente.
MONDANO.
Tutto a' devoti, io non vi dico baja,
Ne' lor andirivieni è buon veicolo;
E sul Blosberga, senza che si paja,
Hanno fondato più d'un conventicolo.
BALLERINO.
Parmi, o di là sen vien per la foresta
Novello coro? Odo da lunge il lieto
Tamburellare. Oh, state! egli è la mesta
Canzon del monachino infra il canneto.
MAESTRO DA BALLO.
Ciascun mena le gambe a saltelloni,
E come meglio sa si disimpaccia:
Balla il bilenco, ballano i buzzoni;
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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Satanasso Blosberg Muse Blosberga Parnaso Blosberga
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