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      Il mondo è tutto muto, simile ad un sepolcro.
      FAUST. Oh, non foss'io mai nato!
      MEFISTOFELE (apparisce dentro). Su! o siete perduti. Quante vane paure! quanto titubare e taccolare! I miei cavalli rabbrividiscono e già albeggia il mattino.
      MARGHERITA. Chi si leva su dalla terra! Colui! colui! Mandalo fuori! che vien egli a fare nel luogo santo? Egli mi vorrebbe seco!
      FAUST. Tu dei vivere!
      MARGHERITA. Giudicio di Dio! io m'abbandono in te.
      MEFISTOFELE (a Faust). Vieni, vieni! o ch'io ti pianto lì con lei.
      MARGHERITA. Padre del cielo, io son tua! Salvami! E voi angeli! voi beate legioni, accampatevi intorno a me, e siate in mia custodia! Enrico! io inorridisco di te.
      MEFISTOFELE. È giudicata!
      VOCE (dall'alto). È salvata!
      MEFISTOFELE (a Faust). Via meco, tu! (Sparisce con Faust.)
      VOCE (nell'interno, che si dilegua lontano). Enrico! Enrico!
     
     
     
     
      PARTE II
     
     
     
      ATTO PRIMO
     
     
     
      Un luogo ameno
     
     
      FAUST, sdraiato sull'erba fiorita, affranto, inquieto, avido di sonno.
     
      CREPUSCOLO.
      Ronda di spiriti e di apparizioni graziose che gli svolazzano intorno.
      ARIELE (canto accompagnato dalle arpe eolie). Quando il cielo in primavera dona ai campi la pioggia, e le bionde spiche allietano gli sguardi degli uomini, stuoli di silfi gentili volano colà ove sono dolori da lenire, arrecando a tutti, senza distinzione, il vigore e la vita. Ogni misero che gema oppresso dalla sventura, sia esso reo od innocente, ha diritto alla loro pietà. Ecco, o aerei silfi, che aleggiate intorno al suo capo, una bella occasione per fare onore al vostro nome.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





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