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      Esse vi mostrano i loro bruni aspetti; ecco ciliege, pesche e prugne regali: comperate! La lingua ed il palato sono giudici assai migliori dell'occhio.
      Avanti! assaporate voluttuosamente le frutta le più mature. Si può far del lirismo sulle rose; ma bisogna metter fra i denti le mele.
      Ci sia concesso d'emulare il fiore rigoglioso della vostra gioventù, e di sfoggiare accanto a voi l'abbondanza della nostra succulenta mercanzia.
      Sotto la volta frondosa, entro i recessi di verdi boschetti voi trovate ad un tempo bottoni, foglie, fiori e frutta.
      (Mentre si cantano queste strofe alternate, ed accompagnate da mandolini e tiorbe, i due cori continuano ad ammonticchiare le loro mercanzie e ad offrirle ai passanti).
     
      UNA MADRE E SUA FIGLIA.
     
      LA MADRE. Quando, piccina mia, tu sei venuta al mondo, io ti ho messa una cuffietta nuova; avevi un visino così vezzoso e un corpo sì delicatamente leggiadro, che io sognavo già di fidanzarti al giovane più ricco; mi figuravo che tu fossi sua sposa.
      Ahimè quanti anni sono trascorsi senza che il sogno si verificasse! La schiera de' diversi sposi è sparita rapidamente; cogli uni tu ballavi agilmente, a un altro di soppiatto toccavi il gomito col tuo.
      Avevamo un beli'affannarci ad inventare divertimenti; era inutile; i giuochi innocenti non approdavano a nulla. Al dì d'oggi i matti sono libertini: provati a mostrare il tuo seno, qualcheduno si lascerà cogliere al laccio.
      (Altre donne giovani e belle s'uniscono a loro e si mettono a chiacchierare).
      PESCATORI ED UCCELLATORI (entrano portando reti, vischio, ed altri arnesi di caccia e si mescolano coi crocchi delle giovani.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358