Succede una mischia, ove gli uni inseguono gli altri; alcuni fuggono di mano, altri sono agguantati, e questi reciproci tentativi producono il più aggradevole scambio di motti).
TAGLIALEGNA (con modi rozzi e villani). Largo! Largo! fateci posto, abbiamo bisogno di spazio, noi! Noi atterriamo gli alberi che cadono rumorosamente; attenti quindi alle teste, quando passiamo portando grossi carichi! - Proclamatelo a nostra lode; poiché se i villani non si dessero attorno nel paese, come farebbe la gente delicata con tutto il suo spirito a trarsi d'impaccio? Tenetelo bene a mente, se a noi non venisse fatto di sudare, voi tremereste dal freddo.
PULCINELLA (melenso, scipito). Voi siete i pazzi - nati col gobbo; - noi siamo i saggi - che non portiamo mai nulla - fuorché giacche, cappucci, e i nostri cenci così facili a portarsi. - Sempre in ozio - calzati di pantofole, - ce la godiamo - correndo di qua, di là - pei mercati e per le fiere - attraverso la calca - scivoliamo come anguille, - balliamo, facciamo un diavoleto, - urli e fischi ci accompagnano - ma noi ce ne ridiamo. - Lodateci, biasimateci, per noi già fa lo stesso.
PARASSITI (adulatori ingordi). Bravi taglialegna - e bravi carbonai, vostri cugini, - voi siete gli uomini che fanno per noi; noi non sappiamo che farne d'inchini, - d'approvazioni, di frasi contorte, - e di equivoci; tutto ciò non ci fa né caldo né freddo, a meno che non lo si voglia. Se non ci fossero legna e carbone per riempire il camino e farlo fiammeggiare, bisognerebbe che torrenti di fuoco scendessero dal cielo.
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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