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      Se alcun di voi ha in qualche luogo la ganza, noi gli mettiamo una puntura nell'orecchio, sino a che sarà venuto il momento di dirgli a viso aperto, che dessa fa dei segni al tale od al tal altro, che è scapata, gobba, e zoppa; e, se gli è fidanzata, che non è donna da sposarsi. - Noi poi non lasciamo di tormentare anche la fidanzata. Il suo promesso, le diciamo, conversando con un'altra ha parlato male di lei e mostrato di averla a sdegno. E così quand'anche facessero la pace, rimane sempre un poco d'astio fra loro.
      MEGERA. Inezie son queste! Lasciate prima che si congiungano e m'incarico io di loro; io saprò in ogni emergenza avvelenare, col farli accapigliare, la loro più dolce felicità. L'uomo è mutabile, e variano le ore. - Nessuno sta soddisfacendo un suo desiderio, senza struggersi per un altro più vivo, da cui si sente invaso quando ha raggiunto l'apice d'una felicità sognata, alla quale finisce per avvezzarsi. Ei fugge il sole, vorrebbe dare calore al ghiaccio. - Io so bene come bisogna comportarsi con questa gente: chiamo meco il mio fedele Asmodeo perché semini la iattura a tempo debito, ed ecco così distrutta la genia umana a due a due.
      TESIFONE. Io preparo stocco e pugnale, e sotto forma di lingue malediche me ne servo contro il traditore. - Ama il tuo simile, e presto o tardi ti toccherà darti in braccio alla disperazione. - È necessario che il miele si cangi da un momento all'altro in fiele ed assenzio; bando ai riguardi ed alla pietà; ha commesso l'atto, deve pagarlo.


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358

   





Asmodeo