(Pausa.)
Sarei io forse così presto esaudito? La mia preghiera innalzata verso quelle alte regioni avrebbe ella turbato l'ordine della natura?
Il trono circolare della dea si avanza sempre più grande, formidabile a guardarsi! mostruoso! Il suo fuoco s'infosca nel diventare rosso... Fermati! cerchio largo e minaccioso, tu ridurresti a nulla, noi, la terra ed il mare! Sarebbe egli dunque vero che le donne di Tessaglia, fidenti in una colpevole magia, ti abbiano fatta scendere dalla tua via mediante i loro incantesimi; ch'esse ti abbiano strappato i più perniciosi segreti? Il disco luminoso è impallidito, - di repente si squarcia, fiammeggia e scintilla! Che fracasso! Che sibili! il tuono accompagna l'uragano! Prosternato ai piedi del trono, - perdonami! ho provocato tutto ciò. (Egli si getta colla faccia a terra.)
TALETE. Quante cose quell'uomo non vede e non comprende egli! Non so precisamente in che modo ciò sia accaduto, e non provai nessuna delle sue sensazioni. Confessiamolo pure, questa è un'ora stravagante, dappoiché la luna si culla mollemente nel suo posto ora come in passato.
HOMUNCULUS. Guarda il luogo in cui i Pigmei si erano stabiliti! la montagna era tonda ed ora è aguzza. Ho notato una scossa straordinaria; la roccia era caduta dalla luna, e, di nulla curandosi, uccideva, schiacciava, tutti, amici e nemici. Eppure non ho potuto tralasciare di ammirare simili talenti, i quali, colla loro potenza creatrice, hanno potuto in una notte sola, dall'alto e dal basso ad un tempo, compiere finalmente l'edifizio di questa montagna.
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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Pausa Tessaglia Pigmei
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