Quali paterne ammonizioni non ho io dato a Paride, prima che la sua libidine lo allacciasse ad una donna straniera! Egli si tenne arditamente sulla spiaggia greca, ed io gli rivelai ciò che vedeva nella mente: l'aere pieno di densi vapori, invasi da onde sanguigne; gli edifizi in preda all'incendio, e lungo le vie l'omicidio e la morte; l'ultimo giorno di Troja consacrato poi nel canto, e, dopo migliaja d'anni, altrettanto terribile quanto famoso. La parola del vegliardo sembrò allo sfrenato giovane un giuoco; egli appagò i suoi desideri, ed Ilio cadde. - Cadavere gigantesco, irrigidito dopo lunghe convulsioni! magnifico pasto per le aquile del Pindo! Ad Ulisse non dissi io anticipatamente gli artifizi di Circe, la crudeltà dei Ciclopi, la sua propria lentezza, la volubilità delle sue genti, e che so io ancora? Qual profitto ne ricavò egli, infino a che dopo innumerevoli traversie le onde propizie lo portarono sopra una spiaggia ospitale?
TALETE. Una simile condotta inquieta l'uomo esperimentato; ma l'uomo dabbene non si scoraggia per ciò, e ritorna alla carica. Una sola dramma di riconoscenza forma la sua felicità, e pesa assai più nella bilancia che cento libbre d'ingratitudine. Ora, ciò che noi imploriamo non è certo cosa di poco conto; il fanciullo che ti sta dinanzi desidera giudiziosamente di esistere.
NEREO. Lasciatemi in pace, ora che sono di buon umore più del consueto! ben altro mi sta a cuore oggi: ho convocato qui tutte le mie figlie, le Grazie del mare, le Doridi.
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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