Volete essere invincibili? armatevi alla leggera, e coraggio, all'erta sul campo! Le donne diventano amazzoni - ed ogni fanciullo un eroe.
IL CORO. O diva arte de' vati! o santa! o degna
D'aver seggio lassù fra gl'immortali!
Eterna fiamma, or sali
Alto, più alto ancora, e di tua luce
L'immenso azzurro delle sfere accendi!
Indarno, oh indarno ascendi!
Nel sublime tuo vol fino all'empiro;
Che sempre e sempre il miro
Suon della sacra voce,
E quel che vien da te vivo fulgore.
Seduce, avvampa a noi mortali il core.
EUFORIONE. No, non sono un fanciullo; il giovane si avanza armato! unito ai forti, ai liberi, ai prodi, egli ha già operato molto nel suo pensiero. Ed ora, avanti! ora laggiù sta per aprirsi il campo della gloria.
ELENA E FAUST. Appena chiamato alla vita, appena venuto al giorno sereno, tu aspiri, per gradini vertiginosi, verso lo spazio pieno di angosce. - Siamo noi dunque un nulla per te? - il dolce imeneo è egli forse un sogno?
EUFORIONE. Non udite voi uno strepito sul mare? Gli echi delle vallate propagano il rombo del tuono. - Nei flutti e sulla polvere combattono legioni contro legioni; ferve la mischia, sempre più! Martirio e dolore; e la morte vi è imperatrice. - Questo è ben chiaro.
ELENA, FAUST E IL CORO. Quale orrore! Qual spavento! - la morte è essa dunque la tua legge?
EUFORIONE. Devo forse vederla da lungi? - No; bisogna che io divida l'ansietà ed i pericoli.
I PRECEDENTI. Spavento e pericolo! Fatal destino!
EUFORIONE. Ma due ali si spiegano! laggiù! vi corro, vi corro.
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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