Quale esito a questo sacrilego tentativo! Le vostre astuzie non hanno prodotto nulla di buono. (Pausa.)
MEFISTOFELE. Ecco, i miei due corvi arrivano; quale notizia possono essi recarmi? Temo assai che tutto vada male per noi.
L'IMPERATORE. Che cosa vogliono questi funesti uccelli? sfuggiti dall'ardente mischia, essi vengono verso di noi portati dalle loro ali nere.
MEFISTOFELE (ai due corvi). Venite vicino al mio orecchio. Colui che voi proteggete non è perduto grazie al vostro saggio consiglio.
FAUST (all'Imperatore). Avrai già inteso parlare dei volatili che dal fondo di lontane contrade vengono a deporre qui le uova e a pascere dentro i nidi i loro pulcini. Lo stesso accade qui, colla grave differenza però che la fermata dei volatili è indizio di pace, mentre in guerra ci vogliono dei corvi per corrieri.
MEFISTOFELE. Tutto ciò mi annoja. Guardate quale difficile posizione i nostri eroi sono andati a prendere sopra quella roccia dirupata! Le alture vicine sono invase, e se i nemici forzassero il passo, ci troveremmo in cattive acque.
L'IMPERATORE. Eccomi dunque corbellato da voi! voi mi avete preso nelle vostre reti; io tremo dall'istante in cui vi fui preso.
MEFISTOFELE. Coraggio! il caso non è ancora disperato. Pazienza ed astuzia ti leveranno da questi ultimi impacci! Di consueto è verso la fine che le cose si complicano. Ho qui i miei instancabili messaggeri; dammi i tuoi ordini affinchè io possa trasmetterli a loro.
IL GENERALE IN CAPO (sopravvenuto in quel mentre). La tua alleanza con costoro non ha fatto finora che tribolarmi.
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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Pausa Imperatore
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