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      Intanto, per sublime omaggio, io volgo verso la mia propria coscienza un pio sguardo, ciò che altre volte mi accadeva ben di rado di fare. Che un giovane principe felice di vivere sciupi follemente i suoi giorni; gli anni s'incaricheranno di fargli conoscere l'importanza di un istante. E perciò, senza indugiare, vi congiungo a me, voi i quattro più degni, affinché mi possiate ajutare a reggere la famiglia, la corte e l'impero. (Al primo.) A te, o principe, noi siamo debitori della saggia direzione dell'esercito e dell'ardire ed eroismo ch'esso dimostrò nell'istante decisivo. Continua a fare durante la pace ciò che le circostanze renderanno necessario; io ti nomino maresciallo ereditario e ti conferisco la spada.
      IL MARESCIALLO EREDITARIO. Quando il tuo fedele esercito fino ad ora occupato all'interno, si spingerà verso le frontiere per consolidare la tua potenza ed il tuo trono, ci sia consentito, in mezzo all'immenso concorso di gente raccolta per le feste nelle vaste sale del castello de' tuoi avi, il dar ordine alla cerimonia. Dinanzi a te, ai tuoi fianchi, voglio portare questa spada sguainata, eterna salvaguardia della più grande maestà.
      L'IMPERATORE (al secondo). Tu che congiungi la delicatezza e la cortesia al valore, tu sarai gran ciambellano; la dignità che ti conferisco non è poi cosa di poca importanza. Tu meriti la precedenza fra tutta la gente della mia corte, la quale divisa dalle discordie intestine, si è convertita in un'accolta di servi cattivi e traditori; serva il tuo esempio d'ora in poi a dimostrare qual sia il modo che si deve adottare per acquistarsi il favore del signore, della corte e di tutti!


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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358