In ogni modo voi siete perduti; - gli elementi sono contro di voi; tutto cammina verso la distruzione e la rovina.
FAUST. Ispettore!
MEFISTOFELE. Eccomi!
FAUST. Procura che si accrescano gli operai per quanto è possibile; assegna ricompense, infliggi castighi, sii generoso nelle mercedi, attira la gente ed eccitala al lavoro! Voglio che ogni giorno mi si dica come procedono i lavori del nostro fossato.
MEFISTOFELE (a mezza voce). Da quanto intesi dire, non si tratta di fossati, ma bensì di fossa.
FAUST. Uno stagno ai piedi della montagna m'infetta colle sue esalazioni gli acquisti già fatti; l'asciugarlo è per me un affare del massimo interesse. Io apro uno spazio per miriadi d'uomini che verranno ad abitarlo, se non rassicurati con certezza che non ammette dubbio, almeno colla speranza di goderci la libera attività dell'esistenza. Dalle verdeggianti e feconde campagne, uomini e greggi vengano a bell'agio sul nuovo terreno e stanzino luogo la collina dove formicola una popolazione ardita ed industriosa. Nel centro c'è qui un paradiso. Imperversi pure il tempestoso flutto là fuori fino alla riva: ma se gli saltasse il ticchio di rompere violentemente gli argini, allora la folla si precipita per rinforzarli. Sì, io mi sento votato a quest'idea, ultimo fine di ogni saggezza. È solo degno della libertà e della vita colui che sa conquistare ogni giorno. Così in mezzo ai pericoli che lo circondano, qui il fanciullo, l'uomo ed il vegliardo vedano passare bravamente i loro anni. Oh! perché non mi è concesso di vedere una simile attività, di vivere in terra libera, in mezzo ad un popolo libero!
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Faust
di Johann Wolfgang Goethe
pagine 358 |
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