La storia naturale ha il suo fondamento, in generale, sulla comparazione degli oggetti.
I caratteri esterni sono essenziali, ma non sono sufficienti a far sì che con essi si possano distinguere o raccogliere gli esseri organizzati.
L'Anatomia sta ai corpi organizzati come la Chimica sta alle sostanze inorganiche.
L'Anatomia comparata dà argomento a considerazioni svariatissime, e ci costringe ad esaminare gli esseri organici da moltissimi punti di vista.
La Zootomia deve sempre procedere insieme collo studio dell'uomo.
La Struttura e la Fisiologia del corpo umano hanno fatto notevoli progressi mercè le scoperte compiutesi negli animali.
La natura ha dotato gli animali di qualità diverse: la loro destinazione non è la medesima, e ciascuno di essi presenta un carattere spiccato.
La loro organizzazione è semplice, ridotta allo stretto necessario, sebbene spesso il loro corpo abbia un volume esagerato.
L'uomo ci presenta in un piccolo volume una struttura complicata; i suoi organi importanti occupano poco spazio, e le loro divisioni sono più numerose; quelli che sono distinti sono collegati fra loro per mezzo di anastemosi.
Nell'animale l'animalità riesce evidente agli occhi dell'osservatore con tutti i suoi bisogni e i suoi rapporti immediati.
Nell'uomo, l'animalità sembra chiamata a più alti destini e rimane nell'ombra per gli occhi del corpo come per quelli della mente.
Gli ostacoli che si oppongono ai progressi della Anatomia Comparata sono numerosi; è una scienza senza limiti, la mente si stanca di studiare empiricamente un argomento tanto vasto e tanto vario - fin qui le osservazioni sono rimaste isolate come erano state fatte.
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