Bisogna all'incontro procedere nel modo seguente.
L'osservazione ci insegna quali sono le parti comuni a tutti gli animali, e in che cosa queste parti differiscono fra di loro; la mente deve comprendere questo complesso, e dedurne per astrazione un tipo generale di cui la creazione le appartiene. Dopo di aver stabilito questo tipo, si può considerare come provvisorio, e farne saggio col mezzo dei metodi di comparazione consueti.
Veramente, si sono sempre comparati gli animali fra di loro, gli animali coll'uomo, le razze umane fra di loro, le estremità superiori colle estremità inferiori, oppure degli organi secondari fra di loro; per esempio una vertebra con un'altra vertebra.
Una volta costrutto il tipo, queste comparazioni che sono sempre possibili riesciranno sempre più logiche, e avranno una ottima azione sul complesso della scienza, servendo di controllo alle osservazioni già fatte, e assegnando ad esse il loro vero posto. Una volta che esiste il tipo; si procede per via di doppia comparazione. Dapprima si descrivono delle specie isolate secondo il tipo; fatto ciò, non fa più d'uopo di comparare un animale con un altro, basta mettere le due descrizioni in faccia l'una dell'altra, perchè il parallelo si stabilisca da se stesso. Si può ancora tener dietro alle modificazioni di un medesimo organo nei generi principali; e questo è uno studio fra i più fecondi di conseguenze importanti. È necessaria l'esattezza la più scrupolosa in queste monografie, e per quelle di quest'ultima maniera sarebbe indispensabile che parecchi osservatori mettessero in comune i loro lavori.
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