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      Prolungamenti protoplasmatici. Il numero di questi prolungamenti può variare da 3-4 fino a 15-20; hanno una costituzione affatto identica a quella del corpo cellulare, vale a dire si presentano finemente striati in direzione longitudinale. Tale striatura, come si è detto pel corpo cellulare, secondo Schultze, sarebbe l'espressione della loro costituzione fibrillare. Le fibrille costitutive egli le ritiene come una diretta continuazione di quelle che formano il corpo cellulare, e sarebbero altrettante fibrille nervose primitive.
      I prolungamenti protoplasmatici già in prossimità della loro origine, si ramificano dicotomicamente, e mano mano che la suddivisione procede subiscono un progressivo assottigliamento.
      Il più importante quesito che si presenta intorno a questi prolungamenti è quello che si riferisce alla loro finale destinazione.
      L'opinione che in proposito nel passato ebbe maggior credito, e l'ha tuttora presso molti, è che, dopo un decorso più o meno breve, i prolungamenti protoplasmatici si congiungano fra essi, o si anastomizzino, dando luogo ad un complicato concatenamento. Tale concatenamento era tanto più volentieri ammesso, in quanto che permetteva una facile spiegazione dei rapporti funzionali evidentemente esistenti fra diversi sistemi di fibre nervose. Sopratutto pei fenomeni riflessi, parve quasi necessità assoluta ammettere le complicate anastomosi nervose, anzi erano già a priori ammesse, prima che con minute particolari indagini gli istologi si occupassero di verificarne la reale esistenza.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





Schultze