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      Lo studio di Rindfleisch(6) può essere considerato come un tentativo di ritorno all'antico concetto, favorito da Wagner, da Henle e da altri, dell'esistenza di una sostanza nervosa diffusa.
      Secondo questo osservatore, i prolungamenti protoplasmatici delle cellule nervose delle circonvoluzioni, dopo essersi ripetutamente ramificati, si decompongono fino ad una estrema finezza, ed alla fine si veggono composti di piccolissimi punti messi in fila, cosicchè scompare l'idea di filamento, sostituendosi l'impressione di una diretta continuazione dei fili colla sostanza granulosa interstiziale. D'altra parte, molte fibre si scioglierebbero in un pennello di finissime fibre, le quali alla lor volta presenterebbero, al pari dei prolungamenti protoplasmatici, il passaggio immensamente graduato dal fibroso nel granuloso.
      Rindfleisch quindi è d'opinione che nella corteccia del cervello si abbia un doppio modo di terminazione delle fibre nervose midollate. 1.° passaggio diretto, descritto da Deiters, ecc., nel prolungamento cilinder axis delle cellule nervose: 2.° lo scioglimento in quella sostanza granulo-fibrosa, in cui si sciolgono anche i prolungamenti protoplasmatici delle cellule nervose. La sostanza granulo-fibrosa interstiziale sarebbe quindi, secondo Rindfleisch, di natura nervosa, e ben le converrebbe la denominazione di sostanza nervosa centrale diffusa, anticamente usata; e fra le parti costitutive del sistema nervoso centrale ad essa sarebbe devoluta la maggiore considerazione, mentre alle cellule gangliari soltanto spetterebbe la significazione, ad esse attribuita da Schultze, di apparecchi destinati a trasmettere l'eccitazione nervosa.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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