Che quest'opinione abbia un'attrattiva in quanto che fornirebbe la spiegazione anatomica delle attività riflesse e dei rapporti funzionali fra i diversi gruppi di elementi, è cosa troppo evidente; ma che abbia diritto di essere collocata fra i fatti incontravertibili, certo non lo si può con fondamento asserire; per mio conto, anzi, non esito a dichiarare che essa non resiste al severo controllo dell'osservazione. E per esprimermi in termini ancora più precisi, dirò che la dottrina di Gerlach non è che una arbitraria interpretazione od un completamento ideale di talune apparenze, che si ottengono trattando la sostanza grigia centrale col metodo del cloruro d'oro.
A chi ha con accuratezza ritentata l'applicazione del metodo di Gerlach per lo studio della sostanza grigia dei centri nervosi, è certo avvenuto di ottenere, alcune volte la colorazione di un'intricata rete diffusa a tutta la sostanza grigia, altre volte invece, delle cellule nervose con alcuni prolungamenti, prime suddivisioni di queste ed anche di alcune ramificazioni secondarie. In quest'ultimo caso naturalmente i prolungamenti sottraggonsi all'esame confondendosi in mezzo all'intreccio fondamentale.
Ma dal fatto della graduale scomparsa, all'asserita decomposizione in fibrille nervose primitive, e relativa formazione della rete diffusa, v'ha una gran lacuna. Ora Gerlach che volle riempire tal lacuna, mettendo in campo il passaggio dei prolungamenti protoplasmatici in un reticolo nervoso, espone niente più che una supposizione, punto fondata.
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Gerlach Gerlach Gerlach
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