Che se chiediamo all'anatomia la soluzione di alcuni altri problemi interessanti più da vicino la fisiologia, come, ad esempio, se nei rispettivi centri d'origine, le due sorta di fibre nervose (fibre di senso e fibre di moto) offrano fra esse delle differenze circa il modo di connessione coi corrispondenti gruppi cellulari; se per avventura ben anco esistano caratteri differenziali concernenti le origini delle varie categorie di fibre sensorie; oppure se esistano caratteri morfologici o d'altra natura, che valgano a far distinguere le cellule supposte motrici da quelle che suppongonsi sensorie; se dico chiediamo all'anatomia la risposta di questi ed altri quesiti, è d'uopo confessare che andiamo a cadere in un terreno di discussione, ove regna l'oscurità più assoluta.
È bensì vero che qualche osservatore ha creduto di poter rispondere a tutti gli accennati quesiti, ma è troppo evidente, che nessuna delle risposte messe in campo resiste al controllo di una severa osservazione.
Poichè nel precedente periodo abbiamo già avuto occasione di menzionare le principali dottrine che intorno allo speciale argomento del modo di connessione fra cellule e fibre nervose, si contesero il campo, quì mi limiterò a menzionare soltanto quella delle opinioni che fra i moderni anatomici ebbe l'immeritata fortuna di essere quasi generalmente accettata; voglio dire l'opinione di Gerlach.
Secondo questa opinione le cellule gangliari darebbero origine alle fibre nervose in due modi essenzialmente diversi, cioè:
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Gerlach
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