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      Mi si presenta un'altra osservazione:
      Anche il concetto della così detta localizzazione delle funzioni cerebrali, qualora lo si voglia prendere in senso rigoroso, non sarebbe in perfetta armonia coi dati anatomici, o almeno il concetto potrebbe ora essere ammesso soltanto in un senso alquanto limitato e convenzionale. Dimostrato, ad esempio, che una fibra nervosa è in rapporto con estesi gruppi di cellule gangliari e che gli elementi gangliari di intere provincie, ed anche di varie provincie vicine, sono fra essi congiunti mediante una rete diffusa, alla cui formazione contribuiscono tutte le varie categorie di cellule e fibre nervose delle provincie medesime, naturalmente è difficile il comprendere la rigorosa localizzazione funzionale, come la si vorrebbe da molti. Al più si potrebbe parlare di vie prevalenti od elettive di trasmissione e di provincie, non rigorosamente delimitate, le quali, siccome prevalentemente od elettivamente eccitate, così prevalentemente reagiscono in senso corrispondente alla effettuatasi eccitazione.
      Voglio per ultimo far cenno di un'altra questione, già toccata nell'esposizione descrittiva precedentemente fatta e che avrebbe relazione con uno dei quesiti che ci siamo proposti di risolvere, vale a dire se nei centri nervosi esistano differenze anatomiche di elementi che corrispondano al diverso compito funzionale ad essi spettante.
      Rapporto a tale questione possiamo dire che una differenza veramente esiste, che però essa esclusivamente riguarda il diverso modo di comportarsi del prolungamento nervoso.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300