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      Da questi rami poi ne emergono altri, i quali seguitando il tragitto, con direzione più o meno obliqua, parimenti continuano a ramificarsi; e poichè tutti i filamenti di 1.°, 2.°, 3.°, 4.° ordine ripetono il fatto delle complicate suddivisioni e mantengono l'irregolare decorso, così ne risulta un intreccio così complicato, da riescire impossibile seguire le vicende delle singole fibrille; certo è che i rami derivanti da una sola fibrilla nell'attraversare lo strato granulare si decompongono in modo estremamente complicato, e si portano a grandissime distanze le une dalle altre, per cui evidentemente, mediante queste complicate suddivisioni, molte fibre sono destinate a mettersi in rapporto con gruppi cellulari diversi e gli uni dagli altri molto lontani.
      E quì trovo conveniente ricordare essere da questo complicato plesso esistente nello strato granulare che veggonsi derivare le fibrille che vanno a mettersi in rapporto coi granuli, ciò che val quanto dire che nella formazione del plesso, prendono parte i granuli col loro prolungamento nervoso.
      Le complicate suddivisioni descritte si verificano per molte fibre, fors'anche per la maggioranza, ma è pur d'uopo rilevare che per un numero considerevole di esse le cose procedono in modo assai più semplice; le fibre che si differenziano dalle altre per quest'altro speciale contegno deviano semplicemente dal fascio a cui appartengono, per internarsi obliquamente nello strato dei granuli, portandosi con franca direzione e dando origine a pochi fili secondari verso lo strato molecolare.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300