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      Anch'esso, al pari di Meynert, confonde la lamina propria della fascia dentata colla lamina grigia circonvoluta, e parla del passaggio di uno strato granuloso superficiale (?) del gyrus Hippocampi nella regolare striscia di granuli della fascia dentata.
      4.
      Descrizione microscopicadel grande piede di Hippocampo.
      Dagli autori qui sopra ricordati la descrizione microscopica del gran piede di Hippocampo venne resa complicata e non facile a comprendersi in causa della suddivisione in numerosi strati che in gran parte non hanno ragione alcune per essere ammessi, giacchè si riferiscono a differenze affatto secondarie; valga ad esempio quella dedotta dal trovarsi in certe zone scarsi i corpi cellulari, prevalendovi invece i prolungamenti derivanti dalle cellule degli strati sottostanti.
      Se qual criterio per la suddivisione in strati vogliamo tenere la sola struttura istologica, con ciò prendendo in considerazione anche i rapporti e la derivazione degli strati medesimi, ben chiaro apparisce che la struttura del gran piede di Hippocampo non è punto così complicata, come le accennate suddivisioni fanno credere.
      Ho precedentemente già notato, che alla formazione dell'organo in questione prendono parte due circonvoluzioni, fra loro distinte non meno per la derivazione e pei rapporti, che per la struttura. Al grande piede di Hippocampo potremo adunque ascrivere: innanzi tutto i due strati di sostanza grigia proprii delle stesse due circonvoluzioni; poi gli strati di fibre nervose che quì, come in tutte le circonvoluzioni, derivano dalle cellule gangliari disseminate nella sostanza grigia; così in tutto quattro strati.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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