Questa continuazione, a breve distanza dalla parte più grossa del corpo delle cellule, si divide in 2 o 3 robusti prolungamenti che continuano a dividersi durante tutto il decorso attraverso lo strato, acquistando però una considerevole finezza soltanto in prossimità del suo confine esterno; altre volte invece la continuazione esterna del corpo cellulare prosegue con larghezza poco minore di quella del corpo cellulare fin oltre la metà dello strato, là soltanto incominciando a decomporsi in fini rami.
Dall'estremità ventricolare, invece, le cellule inviano di regola un vero pennello di fini prolungamenti, i quali, dicotomicamente ramificandosi, attraversano prima la zona situata al di dietro dei corpi cellulari, che da essi riceve il particolare aspetto che gli fece dare da Kupffer il nome di strato molecolare, arrivando fino allo strato connettivo immediatamente situato sotto l'epitelio ventricolare.
Fra i numerosi prolungamenti emananti dal corpo cellulare, costantemente se ne può distinguere uno, che, pel particolare suo aspetto, a colpo d'occhio si fa riconoscere pel prolungamento nervoso. Tutti gli altri offrono invece i caratteri dei così detti prolungamenti protoplasmatici.
Relativamente al punto di emanazione del prolungamento nervoso, non havvi una regola costante. Nella gran maggioranza dei casi ha origine dalla parte della cellula che è rivolta verso lo strato midollare interno, e qui esso deve essere ricercato in mezzo al pennello di prolungamenti protoplasmatici che emergono dalla stessa estremità; per altro non sono rarissimi gli esempi di cellule, il cui prolungamento nervoso ha invece origine da un lato (Veg.
| |
Kupffer Veg
|