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      I corpi cellulari sono regolarmente disposti lungo una ristretta zona, formando una serie semplice o doppia o tripla od anche quadrupla; devesi a questa regolarità di disposizione, il fatto che, anche coi più deboli ingrandimenti, la zona a cui corrispondono i corpi cellulari, spicca con singolare chiarezza. Si noti però che non tutti i nuclei formanti la striscia sono da riferirsi alle cellule nervose; buon numero di essi appartiene alle cellule connettive situate accanto alle prime.
      Circa il modo con cui queste piccole cellule danno origine ai prolungamenti, esiste un'analogia colle cellule di Purkinje della corteccia cerebellare, vale a dire da una parte hanno origine i prolungamenti protoplasmatici, dalla parte opposta emana, isolato, il prolungamento nervoso; e precisamente i primi, nel numero di 2-3-4-6 ed anche più, partono dal polo cellulare rivolto verso lo strato grigio circonvoluto, e attraversando, dicotomicamente dividendosi, in tutta la sua larghezza lo strato grigio formante la fascia dentata, finiscono all'estremo limite di questo. S'intende che questa descrizione del modo di terminare dei prolungamenti protoplasmatici vale per quella parte della fascia dentata che è contigua allo strato grigio circonvoluto; in quella parte della lamina dentata che rimane superficiale, la terminazione dei prolungamenti protoplasmatici ha luogo alla superficie libera. Il prolungamento nervoso, invece, emanando dal polo opposto, entra in quella parte dello strato grigio circonvoluto, che si introflette per occupare lo spazio limitato dalla fascia dentata (V. Tav.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





Purkinje