Del resto per le indagini più minute, è quasi necessità assoluta valersi del cervello degli animali, perchè la riuscita delle reazioni necessarie per ottenere l'intento, è in gran parte subordinata alla perfetta freschezza dei pezzi.
Ora, se noi esaminiamo, con un mediocre ingrandimento, una serie di sezioni verticali successive, complete, dei lobi frontali, qualunque sia il punto e la direzione del taglio, dalla superficie verso le parti profonde, o dal basso all'alto (considerato il cervello nella normale sua situazione) relativamente alle parti che ne interessano, si presentano le seguenti parti costitutive:
I. Uno strato superficiale di sostanza bianca, il cui spessore va gradatamente scemando dall'avanti all'indietro verso il Gyrus Hippocampi (sezione verticale del tractus Olfactorius).
II. Uno strato di sostanza grigia di notevole spessore e ricco di cellule gangliari prevalentemente distribuite nelle parti profonde dello strato medesimo.
III. Sopra lo strato precedente e senza un limite distinto rispetto al medesimo, altro strato prevalentemente costituito da fasci di fibre nervose di varia provenienza, i quali espandendosi si perdono nello strato grigio.
Queste sono le parti da cui non possiamo ritenere formati i così detti lobi olfattori. Ora, poichè dal punto di vista istologico, il cardine dei problemi che mi sono proposto di risolvere, si riduce al sapere se le cellule gangliari appartenenti allo strato grigio, veramente rappresentino gli organi d'origine delle accennate due categorie di fibre nervose (quelle del tractus e quelle dei fasci profondi), così parvemi che innanzi tutto importasse studiare i caratteri morfologici, la disposizione, le modalità di ramificazione dei prolungamenti ed i rapporti della stessa categoria di elementi gangliari.
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Gyrus Hippocampi Olfactorius
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