Il tessuto cartilagineo e, meglio ancora, il tessuto mucoso del corpo vitreo di individui giovani, offrirebbero un'immagine abbastanza esatta della struttura della nevroglia.
Se le pubblicazioni di Virchow valsero a richiamare l'attenzione degli anatomici, fisiologi e patologi sul tema dell'asserita esistenza di una sostanza connettiva dei centri nervosi, non furono però da tanto, forse perchè parvero piuttosto appoggiate su concetti teorici, che sopra osservazioni, da far mettere fuori di contestazione l'opinione da lui professata; contro questa, anzi, subito sorse una forte opposizione da parte di non pochi anatomici e fisiologi, alcuni dei quali anche autorevoli. Henle, tra questi, subito esplicitamente sostenne contro Virchow: 1.° che la sostanza finamente granulosa del cervello è tutta di natura nervosa; 2.° che la sostanza medesima corrisponde chimicamente ed istologicamente al contenuto delle cellule gangliari ed è una specie di matrice per la formazione di queste. E dietro Henle una schiera di altri osservatori, per non pochi anni, continuò a combattere le vedute di Virchow.
Lasciando da parte Stephany, Uffelman, Stilling, Mauthner ed altri ancora, che in una forma o nell'altra si associarono ad Henle nel giudicare di natura nervosa tutta la sostanza interstiziale dei centri nervosi, troviamo Wagner (Göttinger Nachrichten N. 3), che qualificò il tessuto finamente granuloso della sostanza grigia come un'espansione di pura sostanza nervosa, la quale dovrebbe essere considerata come una sostanza ganglionare confluente, cui diede il nome di lamina centrale di rivestimento (centrale Deckplatte); troviamo Jacubowitch il quale asserì che nè il cervello nè il midollo spinale contengono cellule connettive.
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