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      Se non che, anche qui il tenore della descrizione è tale da togliere ogni valore alla dimostrazione che egli si è prefisso di dare. Nella sostanza bianca descrive la formazione di trabecole connettive lineari, limitanti degli spazi occupati da un reticolo, in guisa da risultarne delle colonne reticolari, le quali sarebbero altrettante fibre nervose in via di sviluppo. Le trabecole lineari, formate da cellule disposte in serie, rappresenterebbero la guaina di Schwann in formazione; il reticolo delle colonne sarebbe il reticolo corneo di Ewald e Kühne, occupante lo spazio compreso tra la guaina di Schwann ed il cilinder-axis. Quest'ultimo per altro, non avendone l'autore saputo trovare traccia nel periodo di sviluppo a cui si riferisce il suo esame (8 giorni), egli lo mette come una formazione successiva. Per cui avverrebbe che la parte essenziale delle fibre nervose, anzi il vero rappresentante di esse sarebbe di sviluppo secondario, mentre le parti accessorie, reticolo e guaina di Schwann, formerebbersi primitivamente.
      È pure da notarsi che, non avendo egli trovato caratteri differenziali fra i vari prolungamenti delle cellule gangliari, senz'altro ammette che uno qualunque dei prolungamenti protoplasmatici possa, nell'andamento dello sviluppo, differenziarsi dagli altri, per assumere i caratteri dello speciale prolungamento destinato a mettersi in rapporto colle fibre nervose ed a formare il cilinder axis delle medesime. Il reticolo delle fibre nervose e quello della sostanza grigia che ne sarebbe una diretta continuazione, Unger lo descrive come derivante da una diretta trasformazione della zona marginale delle cellule disseminate nel tessuto e ciò specialmente mediante formazione di vacuoli; il resto del corpo cellulare, che non ha subito la trasformazione, rimarrebbe negli spazi della rete.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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