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      Corrisponde essenzialmente a quello della sostanza bianca del midollo spinale.
      Rispetto alle cellule connettive della sostanza bianca del midollo spinale, quelle della sostanza midollare del cervello differiscono solo per la finezza molto maggiore. Si comprende quindi come coi metodi di isolazione debba essere molto difficile metterle in evidenza nella loro integrità e non si ottengano invece che forme cellulari mutilate, constanti di nucleo e di scarsa e poca distinta sostanza cellulare.
      Le sezioni fatte con pezzi lasciati per 1-3 giorni nella soluzione tenue di bicromato, quindi imbibite con carminio e poi sbattute con acqua in una provetta, anche quì forniscono i migliori risultati per lo studio delle cellule isolate. Nei punti ove le sezioni sono più fine, e massime verso gli orli delle medesime, tra le divaricate fibre nervose si osserva infatti che le cellule connettive sono talora irregolarmente quà e là sparse, talora riunite in gruppi di 2, 3, 4 e che i prolungamenti filiformi di cui sono provvedute, partendo da tutto il contorno del corpo cellulare, vanno in tutte le direzioni, sicchè alcune si incrociano colle fibre, altri s'adattano nel senso della lunghezza, sembrando quasi destinati a fornir loro un involucro di difesa.
      Tanto nella sostanza bianca quanto nella grigia del cervello, identicamente a ciò che si osserva nelle corrispondenti parti del midollo spinale, per la chiara dimostrazione delle più minute particolarità relative alla forma, rapporti, distribuzione, ecc., degli elementi connettivi, è necessario ricorrere ai metodi dell'azione combinata del bicromato e nitrato d'argento.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300