Se per dimostrare l'erroneità dell'opinione dell'esistenza di spazi linfatici, compresi tra il parenchima cerebellare e la supposta membrana anista, per avventura mancasse un ultimo argomento, questo potrebbe essere fornito dall'injezione delle vie linfatiche del cervelletto e della pia meninge corrispondente. Injettando un liquido colorato negli spazi sottoaracnoidei, si riempiono dapprima i vasi linfatici della pia meninge, vasi, che, come è noto, in parte accompagnano i vasi sanguigni, in parte decorrono indipendenti; poi la materia colorante passa entro il parenchima cerebellare, seguendo i vasi sanguigni che dalla pia madre penetrano nel parenchima medesimo, e rimanendo sempre all'interno della guaina linfatica perivascolare. Pertanto nel penetrare entro il parenchima cerebellare, il liquido injettato non si mette già ad immediato contatto del tessuto nervoso, ma scorre negli spazii che sono compresi fra la guaina linfatica e le pareti proprie dei vasi (veri spazii linfatici perivascolari). I supposti spazii in questione rimangono sempre preservati dall'injezione.
Con ciò, mentre è dimostrata la natura linfatica dei così detti spazii sottoaracnoidei, viene tolto l'ultimo fondamento all'opinione dell'esistenza di spazii compresi tra il parenchima cerebellare e la supposta membranella anista e della natura linfatica di essi.
Secondo strato o strato dei granuli. Qui lo stroma connettivo è abbondantemente rappresentato ed è costituito da cellule aventi l'ordinaria forma raggiata.
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