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      Come si vede, trattandosi di spiegare l'apparenza, devonsi prendere in considerazione parecchi dati.
      3.° Che conseguentemente la sostanza che noi vediamo interposta alle cellule e fibre nervose, non ha punto la regolare struttura reticolare descritta da Schultze, Kölliker, Frommann, Frey, ecc., e recentemente riaffermata da Gierke, sibbene consta di un complicatissimo e fitto intreccio, che naturalmente deve risultare dall'incontrarsi in un comune terreno tante parti appartenenti a diverse categorie di elementi.
      Prendono parte alla formazione di tale intreccio:
      a) I fasci di fibrille derivanti dalle cellule connettive (prolungamenti cellulari).
      b) Le fine suddivisioni dei prolungamenti protoplasmatici delle cellule gangliari.
      c) Le fibrille nervose derivanti dalle suddivisioni delle fibre che nella sostanza midollare penetrano nella sostanza grigia, e dalle tenuissime ramificazioni dei filamenti emananti dal prolungamento nervoso delle cellule gangliari.
      4.° Che l'aspetto finamente granulare o granulo-fibrillare, che difatto verifichiamo nei comuni preparati, deve essere riferita, in parte ad alterazione da cause complesse (maltrattamento per la preparazione, azione dei reattivi, alterazione cadaverica), in parte all'impossibilità in cui ci troviamo, davanti alla stretta mescolanza di tante diverse parti, di poter distinguere coi nostri mezzi di osservazione una parte dall'altra.
      Per ciò che più direttamente riguarda la sostanza bianca, la questione è assai più semplice; quì senz'altro si può dire che tra le singole fibre e tra i fasci di queste, non esiste altra sostanza interstiziale all'infuori delle cellule connettive e dei fasci di fibrille emananti dalle cellule.


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Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
di Camillo Golgi
pagine 300

   





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