Dato che la reazione risulti pregevole, allora si insiste con maggior cura nella continuazione dei saggi a diversi periodi di distanza, affine di poter ottenere tutte quelle gradazioni della reazione che costituiscono altro che i vantaggi del metodo. S'intende che i vari saggi dovranno essere più o meno avvicinati a seconda della stagione. Nella stagione calda, nella quale la necessaria qualità di indurimento è raggiunto molto prima, i saggi dovranno essere vicini; nella stagione fredda invece, durante la quale il richiesto indurimento non è raggiunto che nel corso di mesi, i saggi potranno essere fatti a periodi di distanza anche di 8 o 10 giorni, cominciando da quell'epoca nella quale, secondo i dati che ho forniti, si può con qualche fondamento supporre che nei pezzi comincino a verificarsi le richieste condizioni.
b) Immersione dei pezzi induriti nella soluzione di nitrato d'argento. Se le diverse circostanze di cui ho fatto parola rendono impossibile esporre in termini assolutamente precisi dopo qual numero di settimane o di giorni i pezzi devono dal bicromato essere trasportati nel nitrato d'argento, non per questo si ha motivo per asserire che il metodo ha un'eccessiva indeterminatezza; tutte le difficoltà sono vinte, e si può arrivare alla certezza assoluta di ottenere sempre ottimi risultati, col semplice mezzo accennato, quello di insistere nelle prove con ciascuna serie di pezzi. Per ciò, in conclusione, le difficoltà sono presso a poco uguali a quelle che s'incontrano nell'applicazione di tutti gli altri processi di impregnazione o di imbibizione, non escluso quello delle più semplici imbibizioni col carmino, riguardo alle quali, come è ben noto, non è che dopo avere, con ripetute prove, acquistata la conoscenza delle qualità del liquido colorante e di quelle dei pezzi, che s'arriva ad ottenere pronti e sicuri risultati.
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Immersione
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