La spiccatezza che in seguito a questa reazione acquistano i diversi elementi costitutivi del tessuto nervoso, non è minore di quella che s'ottiene col nitrato d'argento, quali anche in seguito all'azione del bicloruro, gli elementi, benchè s'esaminano al microscopio colla luce trasmessa dallo specchio riflettente, appariscono di colore perfettamente nero e del resto, riguardo all'osservazione microscopica, i risultati sono come se si trattasse di una perfetta colorazione nera; invece siffatto colore non è che un'apparenza dovuta all'opacità acquistata dagli elementi sui quali, per un'azione riducente da essi esercitata, verosimilmente si è depositato il mercurio metallico: osservando i preparati a luce diretta, si scopre che gli elementi presentano un colore perfettamente bianco, anzi esaminati a forte ingrandimento offrono uno spiccato splendore metallico.
Noto subito come i vantaggi speciali di questo nuovo metodo siano, oltre quello che la reazione può essere ottenuta su grossi pezzi e quello della certezza assoluta di riescita, senza la necessità di attenersi a norme rigorose circa il tempo di immersione nel liquido indurante, quello ancora che i preparati che fornisce non richiedono speciali cure di conservazione, essi possono essere conservati cogli spedienti comunemente adoperati per le ordinarie preparazioni con carmino.
Riguardo al modo di attuazione, il metodo del bicloruro non differisce da quello col nitrato d'argento che per alcune modalità secondarie. Anch'esso pertanto risulta essenzialmente dei due soliti procedimenti, cioè:
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