Durante il soggiorno dei pezzi nella soluzione di bicloruro, accade che il bicromato di cui il tessuto nervoso è imbevuto, esca per diffusione, inquinando lo stesso liquido di immersione, ma mentre quest'ultimo va assumendo una tinta giallognola, il pezzo invece va diventando sempre più pallido. Pertanto, massime sul principio dell'immersione, conviene che la soluzione di bicloruro venga ogni giorno sostituita da altra soluzione pura. Successivamente il mutamento si fa a misura che la soluzione si tinge in giallo.
La reazione si può ritenere che incominci da quando il pezzo è quasi scolorato, vale a dire quando il tessuto è quasi perfettamente libero del bicromato. Se cominciando da questo periodo approssimativo, ogni giorno si eseguisce qualche sezione e la si osserva al microscopio, si può rilevare che le prime traccie della reazione cominciano a comparire dopo 4 o 5 giorni dall'immersione, e che queste prime traccie si manifestano con una serie di macchiette nere quà e là disseminate; le sezioni praticate nei 4 o 5 giorni successivi ci fanno vedere le forme cellulari mano mano più complete e più numerose; nel corso di alcuni altri giorni la reazione evidentemente va di nuovo diffondendosi e completandosi; sembra così che ulteriori vantaggi possano in qualche misura verificarsi, per un periodo indeterminato, col prolungare il soggiorno nella soluzione di bicloruro, rinnovata sino a che il liquido non acquisti più traccia del colore giallognolo dovuto alla diffusione del bicromato.
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