Pagina (21/99)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. Ebbene! in un momento di quella specie, si va fino al punto di fare uno scherzo di cattivo genere ad una persona qualunque, di dare uno schiaffo ad un passante, o qualche cosa di simile... Non mi pento... Quel che è fatto, è fatto!.. Ma è possibilissimo ch'io abbia oltrepassato i limiti... ch'io sia andato troppo oltre...
      Sia che il redattore fosse commosso da quella franca spiegazione, sia che la persona di Gvosdef avesse svegliato la sua curiosità, sia infine che avesse capito che non c'era mezzo di sbarazzarsi da un uomo simile, fatto sta che gli chiese:
      - Di che volete parlare?
      - Ma così... di tutto! La mia anima si rattrista perchè risente l'offesa che le si fa... Sediamoci qui.
      - Non ho tempo...
      - Lo so... il giornale! Mangerà, divorerà la metà della vostra vita... ci consumerete la salute... Capisco perfettamente!.. Lui, l'amministratore, che cos'è?. Lui, ha il suo danaro nel giornale - voi, il vostro sangue!.. Ecco, gli avete di già sacrificato gli occhi a forza di scrivere... Sedetevi.
      Davanti ad essi, lungo il sentiero, giaceva un grosso tronco d'albero, avanzo a metà imputridito di una vecchia quercia. I folti rami di un nocciuolo si abbassavano al di sopra di quel tronco, formando un tetto di verdura. Attraverso i rami si vedeva un po' di cielo, già invaso dai colori sbiaditi del tramonto; un forte odore di piante riempiva l'aria. Gvosdef si sedette sul tronco caduto, e rivolgendosi al redattore, che stava ancora in piedi, guardandosi intorno con aria indecisa, si rimise a parlare:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il burlone - L'angoscia
di Maksim Gor'kij
Salvaore Romano Editore
1906 pagine 99

   





Gvosdef