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      - Vi ricordate di Vàrienka, la figliuola del pittore di stanze? Ora è moglie dello stampatore Sciapòscnikof. È diventata una gran dama - si ha quasi paura di passarle accanto... ed era allora una fanciulletta gracile e malaticcia... Vi ricordate che una volta era sparita e che noialtri, tutti i monelli della strada, andammo a cercarla per i campi e nei burroni. Fu ritrovata nell'accampamento militare, fuori la città, e fu ricondotta in casa attraverso i campi... Quanto se ne parlò allora!... Suo padre ci offrì del pan pepato, e Varka, appena vide la madre, le disse: «Sono stata dalla moglie dell'ufficiale, la quale mi ha invitato di diventare sua figlia!» Eh! eh! altro che sua figlia!.. Che bella ragazzetta era allora!
      Suoni indistinti salivano dal fiume, come il sospiro di qualche petto gigantesco che soffrisse. Passava un vapore ed il rumore dell'acqua agitata dalle ruote vibrava nell'aria. Il cielo era roseo, mentre che intorno a Gvosdef ed al redattore, le tenebre incominciavano a farsi più dense. La notte primaverile veniva lentamente. Il silenzio diventava più completo, più profondo, e, come soggiogato dalla quiete, Gvosdef abbassò la voce.... Il redattore l'ascoltava senza parlare, evocando nella sua memoria le scene del passato da lungo tempo svanito. Sì, tutto ciò era stato - e tutto ciò era stato migliore di quel che era allora. È nella sola infanzia che è possibile avere l'anima libera, scevra dal peso delle catene che si chiamano le condizioni della vita. Le dolorose congestioni della coscienza sono sconosciute all'infanzia com'è pure ignota la menzogna, salvo quella menzogna infantile, così inocua.


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Il burlone - L'angoscia
di Maksim Gor'kij
Salvaore Romano Editore
1906 pagine 99

   





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