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      Per certo!
      Il maestro di scuola non si aspettava evidentemente a quest'uscita, perchè spalancò gli occhi e guardò bene in faccia il suo ospite.
      - L'avevate pensato?
      - Ma sì! Dev'essere certamente lui, pensavo io, perchè vi sono soltanto due persone che possano farlo... tu e il pop Alessio. Egli pure è in collera con me.
      - Cioè, come sarebbe a dire... anch'egli. Sono forse in collera con voi, io? disse il maestro, stupito.
      - E come no?
      - Ma a proposito di che?
      - Eh! lo so io forse? Tu hai scritto, e io devo interpretare la cosa come posso...
      - Scusate! Ho scritto ciò non per animosità personale contro di voi, ma per sentimento d'equità, continuò a dire il maestro, con animazione.
      E accendendosi e alzando la voce, aggiunse:
      - Voi non avete alcun diritto di dire che ho scritto quello che ho scritto perchè ero in collera... No!
      - Baie! disse il mugnaio, facendo un gesto di dubbio con la mano... Perchè dunque l'hai scritto?
      - Perchè avevate agito verso i contadini di Kurucino in modo poco... onesto.
      - Che paroloni! Poco onesto! E quando la mia diga è stata portata via, hanno essi agito in modo onesto con me? Perchè non hai scritto nulla contro di essi?
      - Ma, scusate! disse il maestro, eccitandosi sempre più.
      Il suo volto si coprì di macchie, e fu preso come da balbuzie; era evidente che voleva dire molte cose, ma non sapeva per dove incominciare.
      Le sue orecchie avevano dei tremiti strani, gli occhi brillavano, e tutto il viso nervoso e magro cambiava ad ogni istante. Guardandolo, il mugnaio sentiva ribollirgli il sangue.


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Il burlone - L'angoscia
di Maksim Gor'kij
Salvaore Romano Editore
1906 pagine 99

   





Alessio Kurucino