Il moltiplicarsi di tipi di scuola professionale, tende dunque a eternare le differenze tradizionali, ma siccome, in queste differenze, tende a suscitare stratificazioni interne, ecco che fa nascere l'impressione di una sua tendenza democratica. Manovale e operaio qualificato, per esempio; contadino e geometra o piccolo agronomo ecc. Ma la tendenza democratica, intrinsecamente, non può solo significare che un operaio manovale diventa qualificato, ma che ogni «cittadino» può diventare «governante» e che la società lo pone, sia pure «astrattamente», nelle condizioni generali di poterlo diventare; la democrazia politica tende a far coincidere governanti e governati (nel senso del governo col consenso dei governati), assicurando a ogni governato l'apprendimento gratuito della capacità e della preparazione tecnica generale necessarie al fine. Ma il tipo di scuola che si sviluppa come scuola per il popolo non tende neanche piú a mantenere l'illusione, poiché essa si organizza sempre piú in modo da restringere la base del ceto governante tecnicamente preparato, in un ambiente sociale politico che restringe ancor piú l'«iniziativa privata» nel senso di dare questa capacità e preparazione tecnico-politica, in modo che si ritorna in realtà alle divisioni di «ordini» giuridicamente fissati e cristallizzati piú che al superamento delle divisioni in gruppi: il moltiplicarsi delle scuole professionali sempre piú specializzate fin dall'inizio della carriera degli studi è una delle manifestazioni piú vistose di questa tendenza.
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