Cfr. Ernesto Brunetto, Romanzi e romanzieri d'appendice nel «Lavoro Fascista» del 19 febbraio 1932.
Origine popolaresca del superuomo. (Cfr. pagina 23 bis). Su questo argomento è da vedere l'opera del Farinelli Il romanticismo nel mondo latino (3 voll., Bocca, Torino). Nel vol. 2°, un capitolo dove si parla del motivo dell'«uomo fatale» e del «genio incompreso».
Wells. Cfr. l'articolo di Laura Torretta, L'ultima fase di Wells, nella «Nuova Antologia» del 16 luglio 1929. Interessante e pieno di spunti utili per questa rubrica. Wells dovrà essere considerato come scrittore che ha inventato un nuovo tipo di romanzo di avventure, diverso da quello di Verne. Nel Verne ci troviamo, generalmente, nell'ambito del verosimile, con una anticipazione sul tempo. Nello Wells lo spunto generale è inverosimile, mentre i particolari sono scientificamente esatti o almeno verosimili; Wells è piú immaginoso e ingegnoso. Verne piú popolare. Ma Wells è scrittore popolare anche in tutto il resto della sua produzione: è scrittore «moralista» e non solo nel senso normale ma anche in quello deteriore. Però non può essere popolare in Italia e in genere nei paesi latini e in Germania: è troppo legato alla mentalità anglosassone.
IV. I nipotini di padre Bresciani
I nipotini di padre Bresciani.
[Brescianesimo.] Esame di una parte cospicua della letteratura narrativa italiana, specialmente degli ultimi decenni. La preistoria del brescianesimo moderno (del dopoguerra) può essere identificata in una serie di scrittori come: Antonio Beltramelli, con libri del tipo Gli Uomini Rossi, Il Cavalier Mostardo ecc.; Polifilo (Luca Beltrami), con le diverse rappresentazioni dei «popolari di Casate Olona»; ecc.
| |
Brunetto Romanzi Fascista Cfr Farinelli Il Bocca Torino Laura Torretta Wells Antologia Verne Verne Wells Wells Wells Italia Germania Bresciani Bresciani Brescianesimo Esame Antonio Beltramelli Gli Uomini Rossi Il Cavalier Mostardo Polifilo Luca Beltrami Casate Olona
|