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      Come vedi, posso guardare all'avvenire con sufficiente serenità. Se avrò l'assicurazione che Giulia e i bambini non soffriranno nessuna privazione, sarò realmente tranquillo: cara Tatiana, è questo il solo pensiero che mi ha tormentato in questo ultimo tempo e non solo dopo il mio arresto; sentivo venire questa tempesta, in modo indistinto e istintivo, e perciò piú tormentoso. Ricordi, quando mi dicesti che l'amica comune accennava alla mia superstizione? Ci ho ripensato qualche volta, non per essere piú persuaso che avevo ragione e che ho esagerato non per superstizione, ma per mancanza di decisione e per altri scrupoli che intellettualmente ritengo di carattere inferiore, ma dei quali non riesco e non riuscivo a liberarmi. In realtà, l'analisi che facevo era esatta, anche se mi era impossibile una dimostrazione obbiettiva e circostanziata.
      Cosí ti ho scritto con quella abbondanza che tu desideravi, scrivendoti anche per cosettine di minima importanza. Sei contenta? Sai che ti voglio molto bene e che tanto mi dispiace quando ricordo qualche piccolo episodio in cui per disattenzione ti ho in qualche modo fatto del male? Scrivi tu a Giulia anche a mio nome; non ho voglia di mandarti i disegni per Delio: dovrei dare delle spiegazioni su di essi e ciò mi dispiace enormemente. Aspetto le fotografie. Tra i libri da mandarmi includi i seguenti: - Hauser - Les Grandes puissances, Le prospettive economiche del Mortara per il 1926, i due Berlitz - tedesco e russo. Tra gli oggetti vorrei un po' di sapone, un po' di acqua di colonia per la barba, uno spazzolino da denti con vetro di custodia, un po' di dentifricio, un po' di aspirina, una spazzola per i panni.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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